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La bandiera dell'Atalanta

Le PAGELLE di Atalanta-Fiorentina: Lookman clamoroso, difesa ballerina ed è spettacolo al Gewiss

ATALANTA FIORENTINA PAGELLE- L’Atalanta ha ospitato la Fiorentina nella quarta giornata della Serie A 2025, la prima nel nuovo Gewiss interamente concluso. Hanno poco da lamentarsi i tifosi bergamaschi, perché la partita è stata all’altezza di un’inaugurazione così importante, con continui capovolgimenti di fronte e moltissime emozioni. Ecco le pagelle della Dea contro la Fiorentina.

I voti dell’ Atalanta contro la Fiorentina nelle pagelle

CARNESECCHI, 5.5– Prova a riscattare un primo tempo insicuro con un paio di uscite con i tempi perfetti nella ripresa. Non basta, tuttavia, per strappare la sufficienza. L’estremo difensore della Dea è apparso meno solido del solito, anche nel finale. Quando ha rischiato grosso su un cross non irreprensibile. INCERTO.
HIEN, 4.5– Giornata storta per lui, che soffre per tutto il primo tempo. Sia in marcatura (Kean gli fa fare costantemente brutta figura), sia in posizionamento. Giornataccia. DA DIMENTICARE.
(BRESCIANINI, 6– Partita da “compitino”. Svolge bene gli incarichi di copertura che certamente gli sono stati affidati, ma si vede davvero poco).
DJIMSITI, 6.5– La difesa, nel primo tempo, fatica molto, moltissimo. Dimostra con il passare dei minuti che gran parte di quella fatica era legata alla giornataccia di Hien. Quando è Djimsiti a marcare Kean, la musica cambia e la Fiorentina perde gran parte della sua efficacia. CORIACEO.
KOLASINAC, 6– Buon rientro del lottatore per eccellenza dell’Atalanta. Che, chiaramente, non si sottrae neppure in questa occasione. La corsa e il passo appaiono leggermente imballati e la condizione deve crescere. Averlo recuperato, tuttavia, è una notizia più che ottima. IMPORTANTE.
BELLANOVA, 6.5– Gioca in crescendo. Primo tempo troppo timido, bloccato. Nella ripresa pare più libero e le sue incursioni e i suoi cross mettono in difficoltà la Fiorentina. Inizia a far vedere perché a Bergamo hanno puntato così tanto su di lui. IN CRESCITA.
EDERSON, 6– La sufficienza arriva grazie alla punizione ottenuta (e battuta), che ha portato al 2-2. Partita di sostanza, nella quale ha girato troppo spesso a vuoto e sembra aver faticato a trovare i tempi e gli spazi giusti. DA REGISTRARE.
DE ROON, 6– Il centrocampo dell’Atalanta, soprattutto nel primo tempo, soffre troppo. De Roon, come sempre, corre molto e copre tutto il campo che gli è possibile. Leggermente impreciso in fase di impostazione. LOTTATORE.
RUGGERI, 5.5– Partita così così dell’esterno di Gasperini, apparso un po’ impreciso in alcuni movimenti e passaggi. Gli sono mancate la consueta spinta offensiva e un po’ di lucidità. RIVEDIBILE).
(ZAPPACOSTA, 6.5– Entra bene, creando occasioni, difendendo bene e ripartendo mettendo in difficoltà la Fiorentina. Calcia in porta due volte, entrambe pericolose).
LOOKMAN, 8.5- Sembra di un’altra categoria. Sa fare tutto: proteggere palla, sfruttare gli spazi, fare sponda. Fare gol. Un paio di giocate sul marcatore diretto sono clamorose. Fa girare la testa a tutta la Fiorentina. SONTUOSO.
DE KETELAERE, 7.5– Si accende a sprazzi ma, quando lo fa, riesce a fare male. Il suo gol è fondamentale per rimettere in linea di galleggiamento un’Atalanta apparsa troppo spesso in difficoltà. Buoni movimenti, un bell’assist e molte belle idee. Bene così. DECISIVO.
RETEGUI, 7– Si trova già a meraviglia con De Ketelaere e Lookman e, a testimoniarlo, ci sono un paio di azioni di prima veramente splendide. Conferma la sua vena realizzativa con un altro gol da killer d’area. Oltre al gol partecipa al gioco e si sacrfica quando necessario. LETALE.
(PASALIC, 6- Vedi Brescianini. La posta in pallio è troppo alta per pensare troppo alla fase offensiva e Pasalic si impegna nel lavoro alle spalle di Lookman e De Ketelaere).

GASPERINI, 6.5– Rischia inserendo il trio Retegui-Lookman-De Ketelaere e i suoi avanti lo ringraziano con alcune giocate sontuose e un gol ciascuno. Il primo tempo dovrà essere studiato con attenzione: la Dea ha concesso troppo, quasi avesse bisogno di sciogersi.

Martino Cardani

Atalanta