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Palladino in conferenza stampa

Fiorentina New Saints, la conferenza di Bove e Palladino

FIORENTINA NEW SAINTS BOVE PALLADINO – Il tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match casalingo di Conference League contro i The New Saints. Insieme a lui presente anche Edoardo Bove, che ha vinto il trofeo con la Roma nel 2022.

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La conferenza di Palladino alla vigilia di Fiorentina-New Saints

Queste le parole di Raffaele Palladino nella conferenza stampa del Viola Park: “Siamo in emergenza in difesa, con tre squalificati. Stamani abbiamo Pongracic con la squadra, purtroppo però ancora non è pronto e domani non sarà convocato. Abbiamo lavorato in questi giorni per la formazione migliore: chi scenderà in campo, anche da adattato, farà una grande partita. Ho ragazzi applicati e intelligenti. E convocherò sia Baroncelli che Kouadio, li ho avuti in ritiro, ho fiducia in loro, li seguo in Primavera e stanno facendo bene. Saranno in panchina”.

Sull’esordio nel girone unico

“Non c’è tempo di emozionarsi. Sappiamo di giocare su tre fronti e domani ci sarà la Conference: siamo concentrati per fare una grande prestazione e vincere questa partita. Le responsabilità fanno parte del lavoro e ti stimolano a fare sempre meglio. Siamo pronti, vogliamo fare una grande prestazione”.

Sul turnover

“Ho la fortuna di avere un grande gruppo. Farò tanti cambi, voglio risposte positive da tutti. Le vedo già in allenamento, quotidianamente, e domani è un’occasione per chi scenderà in campo”.

Su che gioco si aspetta

“Sui risultati dico che è vero che ci manca qualche punticino ma proprio per questo domani vogliamo fare una grande prestazione. Dopo Empoli, in cui è stata una buonissima prova e siamo stati molto solidi, pur mancando un po’ nella fase offensiva, vogliamo tornare a sorridere. Vincere aiuta a vincere, cerchiamo di creare questa mentalità. Stiamo creando alchimia da gruppo, da famiglia: il solco è tracciato, ora percorriamolo perché la strada è giusta”.

Su Sottil

“Domani gioca e farà una grande partita. Parte dall’inizio, è un’occasione di dimostrare il suo grande valore: penso ancora le belle parole spese su di lui. La cosa che mi è piaciuta di Riccardo è stato l’atteggiamento in questo mese in cui ha avuto meno spazio. È stato positivo e si è allenato sempre bene”.

Sulle parole di Kouame

“Ho ascoltato le sue parole e ha parlato da capitano, da grande leader dello spogliatoio. Mi sono piaciute molto le sue parole, credo siano state un po’ strumentalizzate da chi voleva leggerle in una certa maniera, la linea tra positivo e negativo era sottile. Lui ha usato le mie stesse parole, lo chiedo sempre io di giocare assieme, perché gli spazi sono stretti. Gli ultimi metri sono la parte più difficile da allenare: quando uno si prende le responsabilità, tipo dribbling, mi piace ma ci sono momenti e momenti”.

Su Moreno

“Sì, giocherà, è l’unico centrale che ci è rimasto. Si è allenato bene, quando è arrivato non era a posto fisicamente ma ora ha lavorato, è nei meccanismi. Ha una grande opportunità”.

Su Gudmundsson

“So a cosa ti riferisci, possono essere visti come litigi in campo ma per me non lo sono. Sono cose che si vedono in ogni partita tra calciatori che ci tengono a voler fare il bene della squadra, a fare gol. Sui rigori abbiamo stabilito delle gerarchie, così come per le punizioni, per le quali abbiamo cinque-sei tiratori bravissimi. Io quello però lo vedo come una cosa positiva. I calciatori si vogliono bene, la squadra è fatta da ragazzi seri che vogliono determinare. Chi vuole far passare il messaggio del litigio si sbaglia. Vi assicuro che ho dei ragazzi straordinari. Sul minutaggio di Gud valutiamo, ho provato varie soluzioni. Viene da un ritiro non completato e due spezzoni, piano piano dobbiamo portarlo nella condizione migliore”.

Sulle difficoltà del momento

“Non è un momento difficile, ma di grande lavoro. Io vivo qui al Viola Park, sto dando cuore e anima per la società e per migliorare la squadra, lo stesso fanno i ragazzi per ottenere i risultati. Sappiamo che nel calcio siamo vincolati ai risultati e quando non li ottieni lo stimolo è di fare sempre più. Vivo il momento in maniera molto intensa, do tutto me stesso. E conosco una sola strada, quella del lavoro, per raggiungere vittorie e soddisfazioni”.

Sulla difesa a tre o a quattro

“Teniamo un velo di mistero, non voglio dare vantaggi agli avversari. Avendo la maturità per giocare sia a tre che a quattro vogliamo tenerci questo segreto. Però mi è piaciuto come la squadra interpreta questo nuovo sistema con il 4-2-3-1, dobbiamo migliorare davanti ma dietro siamo solidi. A Empoli comunque ci difendevamo a cinque, Bove si abbassava. Per quello dico sempre che numeri e sistemi lasciano il tempo che provano… Domani comunque affrontiamo una squadra complicata, ci saranno insidie, sono campioni del Galles e hanno vinto tre degli ultimi cinque campionati. Faranno la partita della vita, noi dovremo giocare bene e di qualità”.

Su Beltran, Parisi e Kayode titolari

“Non esistono riserve in questa squadra. Avete visto anche in campionato quanto abbiamo cambiato. Abbiamo ventitré titolari e domani voglio vedere risposte positive da chi scende in campo. Per quanto vedo negli allenamenti, sono sicuro che chi gioca farà una grande prestazione”.

Su che Fiorentina vede

“Non è facile dirlo, la squadra si migliora giorno dopo giorno, con gli allenamenti, con i pareggi, le vittorie e le sconfitte. Mi interessa che i ragazzi trovino tra loro alchimia e sintonie, sono tanti nuovi e bisogna stare tanto insieme. Più lo si fa e più si cresce, così la squadra migliora sia individualmente che come collettivo. Il massimo non esiste”.

Le parole di Bove in conferenza stampa

Questo l’intervento di Edoardo Bove alla vigilia di Fiorentina-The New Saints: “Non c’è da dare una scossa, abbiamo avuto sempre l’atteggiamento per rimanere attaccati a ogni partita con massimo impegno e consapevolezza nei mezzi. Un percorso fatto di tanti giocatori nuovi che iniziano a conoscersi ha bisogno di tempo. Però sappiamo che in Europa non si può sbagliare tanto e dell’importanza di domani. Siamo fortunati che ci siano così tante partite, possiamo rodare i meccanismi degli allenamenti e metterli in pratica”.

Sul giocare insieme come dice Kouame

“Ho letto un po’ di cose, credo che le parole di Christian siano state un po’ travisate. Ci ho anche parlato… Intendeva quello che stiamo creando, di mettere in pratica quei meccanismi che proviamo. Bisogna dimostrare il coraggio e la voglia, le responsabilità sono una cosa positiva. Il problema sarebbe se qualcuno avesse paura di fare qualcosa. C’è una gestione del mister che ci detta le regole, poi sta a noi applicare quello che ci chiede. Stiamo benissimo”.

Sulla nuova Conference

“Le nuove formule portano i giocatori a dare la massima importanza a ogni partite. E le squadre non si fermano, anche la differenza reti è importante. Noi possiamo mostrare tutto il nostro valore. A me piace come tipo di idea, anche se ancora non l’ho provata. Magari mi piacerà ancora di più!”.

Sui The New Saints

“Purtroppo ricordo bene il 6-1 della Roma col Bodo/Glimt e credo sia la testimonianza di quanto sia sottovalutata questa competizione. Andare a giocare in quei campi non è assolutamente scontato. Magari il terreno è artificiale o non in perfette condizioni, trovi temperature alle quali non sei abituato… Ti metti a confronto con realtà che non vivi. Noi nel calcio italiano siamo abituati bene. Domani ci saranno difficoltà, soprattutto se approcci in maniera sbagliata poi è difficile riprendere. La competizione ti dà grande esperienza e sono contento di poterla fare”.

Sul giocare la Conference con la Fiorentina

“La Conference vinta a Roma è uno dei ricordi più belli che ho. Ero giovane e non l’ho vissuta da protagonista, credo sia un pochino differente la situazione. Quando in Europa arrivi in fondo il clima è differente dal campionato. Proviamo anche a sottolineare le cose positive come il fatto che il calcio italiano arrivi sempre in fondo alle competizioni europee e con la nuova formula possiamo giocarcela. È quello che faremo, partita per partita”.

Sull’ambientamento a Firenze

“È stato faticoso, ho avuto un po’ di difficoltà a trovare casa ma ora sono sistemato (ride, ndr). Sta andando davvero bene, anche con le persone, al di là del Viola Park che è davvero casa. Non pensavo di trovare un ambiente così accogliente. È stata una scelta importante per me, sono tutti gentili e mi fa piacere”.

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