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Milan, la conferenza di Fonseca e Morata alla viglia del Liverpool

CONFERENZA FONSECA MORATA MILAN LIVERPOOL – Giornata di vigilia anche per il Milan, che alle ore 21 di domani, 17 settembre 2024 affronta il Liverpool nel match valido per la prima giornata di Champions League. Il tecnico dei rossoneri, Paulo Fonseca, ha presentato in conferenza stampa la partita in compagnia di Alvaro Morata.

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La conferenza di Fonseca alla vigilia di Milan – Liverpool

Questo il pensiero espresso da Paulo Fonseca in conferenza stampa: “Il sostegno dei tifosi è importante per noi. Come lo è stato per noi prima e durante il Venezia. Domani sarà lo stesso: abbiamo bisogno di sentire l’amore dei nostri tifosi”.

Sul successo contro il Venezia

“Le vittorie portano sempre fiducia, ma sarà una partita diversa. Importate aver vinto col Venezia. Stiamo crescendo”.

Sul Liverpool

“Per me è una delle squadre più forti d’Europa, con le individualità che conosciamo. Dobbiamo essere difensivamente perfetti per vincere questa partita. Con queste squadre non si può sbagliare. Bisogna essere completi in difesa per poi attaccare con stabilità”.

Sull’occasione di partire contro una big

“Domani è un’opportunità per dimostrare quanto stiamo migliorando e crescendo. È un’opportunità anche per me. Il Liverpool è diverso rispetto alle squadre di Serie A”.

Su Cardinale

“Parlo sempre con lui, prima e dopo le partite. Ciò che ci siamo detti lo lascio tra noi”.

Su Ibrahimovic

“Ci parlo normalmente, delle partite, dei giocatori, dell’atmosfera. Non c’è niente di nuovo. Sono conversazioni normali”.

Sulla formazione

“Possono giocare gli stessi giocatori ma posso anche avere in testa la possibilità di cambiare (ride, ndr). Questa settimana abbiamo tre partite e devo pensare a tutte le partite. Domani è la più importante perché è la prossima, ma non posso dimenticare che abbiamo il derby nella prossima partita di Serie A”.

Sull’equilibrio da trovare

“La prima cosa che dico ai miei giocatori è che la miglior forma di difendere è non perdere la palla. Credo molto che questa squadra, in futuro, possa essere molta dominante. Voglio essere più dominanti di quello che siamo ora. Difendere bene per me è non perdere la palla. Quando non abbiamo la palla, dobbiamo anche, e questo è un difetto grande, difendere insieme, soprattutto in questo tipo di partite”.

Sul Liverpool favorito

“Le parole sono parole, conta ciò che si fa in campo. Favorito o non favorito? Dobbiamo pensare che possiamo vincere”.

Sulla posizione di Reijnders e Loftus-Cheek col Venezia

“Mi è piaciuta questa struttura, possiamo rivederla in futuro. Ovviamente ogni partita ha una strategia diversa. Mi è piaciuta non solo offensivamente ma anche difensivamente. Per me è importante il gioco posizionale. Ora dobbiamo migliorare le connessioni tra i vari giocatori, ma mi è piaciuto”.

Sul primo mese di Fofana

“Fofana è arrivato più tardi, non abbiamo tanto tempo di lavoro con lui, non possiamo aspettarci un Fofana perfetto adesso: anche perché fa un ruolo diverso da quello che faceva al Monaco. Sta migliorando dettagli importanti, lo vedo in crescita. Ci credo molto, sarà molto importante per la squadra, dobbiamo capire però che è arrivato adesso e ha bisogno di tempo di adattarsi alla Serie A, che è differente dalla Francia”.

Sul centrocampo corto

“Nono, abbiamo tanti centrocampisti. C’è stato l’infortunio di Bennacer, ma abbiamo giovani di valore come Zeroli e Vos”.

Su cosa fa se batte Liverpool e Inter

“Se vinco contro Liverpool e Inter, lo prometto, porto le pasteis de nata (tipico pasticcino portoghese, ndr)”. E Morata aggiunge: “Io porto lo jamon!”

Le parole di Morata in vista di Milan – Liverpool

Questo, invece, il pensiero espresso da Alvaro Morata in conferenza stampa: “Da quando ho firmato qui si immagina di giocare a San Siro in Champions; con il Liverpool potrebbe essere una semifinale o una finale. C’è voglia di lavorare al massimo, di rendere orgogliosi i nostri tifosi. Quando domani si sentirà l’inno della Champions. Non vediamo l’ora di giocare”.

Sullo stato di forma del Milan

“Vero che era importante vincere col Venezia, però la Champions è un’altra cosa. Non conta come ci arrivi. Quando ti alleni con quel pallone, capisci già l’importanza che ha”.

Sull’aver già segnato al Liverpool

“Un bel ricordo, ma ora ci sono nuove sfide. Se giochi nel Milan, devi sognare: ti guardi la maglia e c’è scritto il 7. Quindi devi lottare per la gente. C’è tanta qualità in questa squadra e possiamo vincere contro chiunque”.

Sulla finale contro l’Inghilterra

“Speriamo che abbia lo stesso finale. Sono casualità, ma sono cose belle, vuol dire che sei al massimo livello. Quella di domani è una grande sfida per noi, non credo dirà la dimensione di questa squadra, è solo la prima partita europea. Dobbiamo sistematizzare tanti meccanismi. Comunque non abbiamo più tempo da perdere, soprattutto in campionato”.

Sulle differenze tra Serie A e Premier League

“L’aspetto fisico. C’era molto più show, ma ora c’è anche in Italia. Non si era abituati ai 3-3… È più divertente la lega italiana”.

Sul Milan europeo

“Lo dico spesso ai miei compagni: è tutto da capire tra di noi. Poche volte ho visto tanta qualità come qui al Milan, e ho giocato in tante squadre forti. Ma la qualità non basta: devi credere che puoi farcela. Se tu sei dentro gli allenamenti, capisci che ci crediamo. Prima eravamo un po’ umorali: se subivamo un gol, andavamo già, se la dominavamo andavamo più forte. Non è stato un caso che abbiamo vinto col Venezia, ma per come abbiamo fatto gli allenamenti. Bisogna alzare il livello tra di noi. Dobbiamo crederci. Perché se non ci crediamo noi la gente non lo farà nemmeno”.

Sul ritorno in Italia

“È un piacere tornare in Italia a giocare. Ci sono squadre forti e giocatori forti. Noi abbiamo tanti giocatori che giocherebbero nelle squadre migliori d’Europa”.

Sul cambio di atteggiamento della squadra

“Uno gioca alla domenica in base a come vive qui a Milanello, a come si allena. Noi siamo qui per vincere, il Milan deve vincere. Nelle ultime settimane c’è stato un cambiamento, vogliamo vincere sempre. Dobbiamo essere consapevoli di essere qui per vincere e non per passare il tempo”.

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