Lazio, si presentano Tchaouna, Castrovilli, Tavares e Dele-Bashiru
LAZIO PRESENTAZIONE TCHAOUNA CASTROVILLI TAVARES DELE BASHIRU – La Lazio ha presentato tutti insieme quattro nuovi acquisti. Insieme a Loum Tchaouna, proveniente dalla Salernitana, ecco le prime parole in biancoceleste di Castrovilli, dell’ex Arsenal Nuno Tavares e di Fisayo Dele-Bashiru.
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Lazio, la conferenza di presentazione di Tchaouna, Castrovilli, Tavares e Dele-Bashiru
Lazio, la conferenza di presentazione di Tchaouna
Queste le dichiarazioni fatte da Loum Tchaouna dalla sala conferenze di Formello: “Sono molto contento di essere qui, come ha detto il ds è un’opportunità e una nuova tappa per me, spero che ci saranno nuovi traguardi insieme e anche molto presto”.
Sul suo ruolo
“La Lazio è un passo in avanti nella mia carriera, la vedo come un progresso. Sono molto contento di essere qui. Sono uno che lotta per la squadra, spero di trasmettere questo in campo. Sono un giocatore tecnico e veloce, fuori dal campo mi reputo una persona solare”.
Sul possibile arrivo di Dia
“Non posso dire nulla su Dia. Ieri ero allo stadio e ho fatto un post di incoraggiamento per la Salernitana sui social, sono andato per incoraggiarli”.
Sull’approdo alla Lazio
“Essere qui come avversario e come compagno di squadra è diverso. Ho affrontato la Lazio, la prima volta non ho giocato, la seconda è stata una partita speciale. Ho visto uno spirito combattivo in campo, penso che grazie all’aiuto dello staff potremo crescere tutti”.
Sul conquistare la nazionale francese
“Ho giocato l’Europeo Under 19, sono stato felice di giocare, mi ha permesso di esprimermi e misurare contro squadre internazionali. Giocare nella Lazio mi permette di avvicinarmi ai livelli che voglio”.
Sul prendere il posto di Felipe Anderson
“Lui ha scritto la storia della Lazio, siamo due giocatori diversi, penso che potrei fare meglio oppure no, oggi non sento queste pressioni. Gioco come Loum Tchaouna e non come Felipe Anderson”.
Le parole del ds Fabiani su Tchaouna
“Saltiamo i preamboli, ormai lo conoscete tutti. Sapete chi è e il suo passato, Loum rientra nella tipologia del calciatore giovane, classe 2003, un ragazzo promettente, speriamo che Roma lo illumini ancora di più. Siamo soddisfatti di averlo portato anzitempo alla Lazio. Lo ringrazio vivamente, la Lazio è stata la sua prima scelta, ci siamo dati una stretta di mano, ha fatto concretizzare la trattativa, lo seguivano tante società in Italia e all’estero”.
Lazio, la conferenza di presentazione di Tavares
Nuno Tavares si presenta con queste parole dalla sala conferenze di Formello: “Ho avuto diverse esperienze nella mia carriera. La migliore è stata al Marsiglia dove lottavo per vincere, in Nottingham invece era diverso, lottavo per la salvezza. Ho imparato a gestire gli alti e bassi in diverse squadre, mi ha cambiato tanto a livello mentale. Guendouzi è stato una delle figure più importanti per farmi arrivare alla Lazio. Ci ho parlato tre volte e mi ha convinto che fosse una buona opportunità andare alla Lazio. È un grande club, voglio lottare per essere ai piani più alti del campionato e vincere trofei”.
Sul giocare titolare
“Ovviamente devo lottare per giocare, ma farò di tutto per riuscirci e provare a vincere dei titoli”.
Sulla sua forma attuale
“Mi sento molto meglio. Spero di tornare molto presto. Sto facendo tutto quello che posso fare per tornare a giocare presto per i tifosi. Non so quando precisamente, ma spero di tornare a giocare presto”.
Sull’intesa da creare con Zaccagni
“Lui è uno dei giocatori più importanti. Abbiamo parlato, mi ha chiesto come stessi e quando sarei tornato. Lui ama giocare come piace a me. Sono molto contento di poter giocare insieme a lui”.
Le parole di Fabiani su Nuno Tavares
“Lo conoscete tutti, è un ragazzo che arriva dal Portogallo. La Lazio su di lui ripone molta molta fiducia. Ha avuto qualche piccolo problemino data la sua mole di lavoro. Viene da un calcio completamente diverso, nel suo paese si acquista la condizione giocando a calcio, mentre qui nei ritiri tra le montagne. È in via di risoluzione, sta facendo una riatletizzazione piano piano. Contiamo di averlo a disposizione quanto prima”.
Lazio, la conferenza di presentazione di Castrovilli
Queste le parole di Gaetano Castrovilli dalla sala conferenze di Formello: “Io mi alleno sempre a 100 all’ora, spingo al massimo in allenamento, ci penserà il mister a decidere la mia posizione. Se mi impiegherà come mezzala o sulla trequarti”.
Sulla scelta di venire alla Lazio
“Scegliere la Lazio è stato facile, l’ho voluta fortemente. Ora sto bene, vengo da un anno e mezzo di buio totale, la Lazio è rinascita e non vedo l’ora di rimettermi in gioco”.
Sugli infortuni
“Sono stanco degli infortuni, spero di averli accantonati. Mi trovo bene se gioco, il ruolo è indifferente”.
Sulla preparazione
“Ogni allenatore ha il suo metodo di preparazione. Abbiamo corso tanto, abbiamo messo tanta benzina. Mi piace molto il gioco del mister, gioca a calcio, pressing alto. Sono molto felice”.
Sul rivedersi in Luis Alberto
“Sono un ragazzo abbastanza timido, non ho scritto nulla a nessuno, tengo tutto dentro. Luis qui ha fatto cose immense, mi piacciono le sfide. Chiunque vuole essere un top all’interno della propria squadra, cercherò di fare il suo stesso percorso. Lo spero”.
Sul derby
“In questi giorni passeggiando per Roma in tanti mi hanno fermato e me l’hanno chiesto. Io vengo da Bari, anche lì con il Lecce c’è un grande derby. So la pressione che mettono i tifosi, ce la metterò tutta per vincerli”.
Sui suoi obiettivi personali
“L’obiettivo è tornare in Nazionale passando per il club. Tutto parte dalla testa, se non stai bene mentalmente le gambe non vanno. Ho trovato un gruppo fantastico, voglio dare una mano alla squadra, spero di darla. Sento quell’alchimia che in un gruppo fa tanto per raggiungere grandi obiettivi. Sono felice di essere qui. Penso di essere all’80%”
Su cosa lo ha stupito della Lazio
“Appena sono arrivato, ho trovato un ambiente incredibile. I compagni, lo staff tecnico e medico, i magazzinieri, tutti. Ho trovato belle persone. Sono contento, insieme”.
Sulle sue condizioni fisiche
“Sono all’80% perché ho iniziato la preparazione un po’ in ritardo rispetto agli altri. Nel calcio di oggi serve anche la quantità, non solo la qualità. Il mister ci sta preparando dal punto di vista atletico. Vogliamo far divertire i tifosi e naturalmente anche vincere, che è la cosa più importante nel calcio”.
Lazio, la conferenza di presentazione di Dele Bashiru
Queste le parole nella conferenza di presentazione di Fisayo Dele Bashiru alla Lazio: “Buon pomeriggio, ho accettato il progetto perché sento che adesso nella mia carriera volevo avvicinarmi a un livello più alto. La Lazio è ciò che volevo. Il calcio italiano è molto più tattico, è una sfida che voglio affrontare”.
Sul suo ruolo naturale
“Preferisco giocare da box-to-box. Nella posizione del numero 8”.
Sul possibile arrivo di Folorunsho
“Lui è un grande giocatore. Portiamo due tipi di gioco differenti alla squadra. Non vedo l’ora di far vedere ai tifosi cosa posso fare, voglio rendere felici i tifosi”.
Sulla sua condizione fisica
“Ho avuto due piccoli problemi che hanno frenato la mia crescita. Ma ora sono più forte, sto imparando a capire la tattica e il modo di giocare della squara. Credo che presto sarò pronto al 100%”.
Sui suoi punti di forza
“Credo che i miei punti di forza siano la corsa, ma anche attaccare e difendere. A livello complessivo credo di essere un centrocampista box-to-box. Se rispettiamo tutto il modo di giocare del mister possiamo fare una grande stagione”.
Sulle esperienze vissute in carriera
“Quello che ho imparato al Manchester City è tutto di alto livello, come anche in Turchia. Mi dovrò adattare alla Serie A, ma credo di stare bene e tutti mi stanno aiutando”
Le parole di Fabiani sul mercato
Su Dele-Bashiru
“Nasce nel Manchester City. Ha avuto esperienze con altri clube noi l’abbiamo preso dalla Turchia. Al pari di tutti gli altri giocatori, anche lui si toglierà tante belle soddisfazioni. Lo ringrazio a nome di tutta la società, ha sposato questo nuovo progetto che speriamo ci porti tante gioie a breve”.
Su Dia
“Dia è saltato completamente dopo la partita di ieri, hanno ritenuto opportuno non metterlo in uscita (ride, ndr). Ci stiamo lavorando. C’è l’accordo con la Salernitnaa, mancano i dettagli con l’entourage, i matrimoni bisogna farli in due, a volte in tre o quattro. Proprio in Dentro o fuori nel giro di uno o due giorni”.
Su Folorunsho
“Un giocatore importante, che io apprezzo tantissimo. Ma bisogna seguire delle logiche, non sempre quando esce un’opportunità bisogna fiondarsi su un calciatore. Lui non rientra nei problemi della lista, ma ci può essere dal punto di vista numerico. Stiamo facendo le riflessioni del caso”.
Sulle cessioni
“Stiamo ultimando Cancellieri al Parma, ce ne sono altre per più calciatori, spero a breve di far uscire questi 3-4 ragazzi che non trovano spazio perché siamo numerosi e vincolati alle questioni della lista”.
Su Mandas
“Non è sul mercato. Così come gli altri arrivati da un anno a questa parte, abbiamo avuto delle richieste, allo stato attuale la decisione è quello di non toccare nulla. Stiamo cercando di ricostruire un percorso e aprire un nuovo ciclo. Bisogna avere pazienza e sostenere i nuovi ragazzi per adattarsi, dargli il tempo necessario per diventare calciatori di spessore. Mandas è stato tolto dal mercato, la squadra ha bisogno di due portieri di valore. L’anno scorso ha risposto bene in partite toste, ha attirato attenzioni, ma non vuol dire che siamo disposti a cederlo. Il suo futuro credo sia alla Lazio”.
Sui terzini
“Le idee della società sono chiare, si sposano con le idee del tecnico. Poi si può dire che stavamo cercando altri ruoli, fa parte del gioco per sviare le tematiche di mercato, che non è semplice, ma anzi abbastanza complesso. Abbiamo chiaro in testa quello che dobbiamo fare. Sui terzini mi auguro che Tavares rientri quanto prima in gruppo, purtroppo lui ha un fisico importante, alcuni carichi di lavoro possono creare dei piccoli problemini. Non ha nessun problema muscolare, ma affaticamenti legati ai carichi di lavoro. Con l’ingresso di un over dobbiamo sacrificare qualche calciatore, la lista è spietata, devono essere 22 giocatori”.
Sulle entrate
“Greenwood l’abbiamo trattato l’anno scorso, non se n’è fatto nulla non per colpa della Lazio. Era un profilo interessante per un nuovo percorso, ci è stato riproposto, abbiamo detto che ci interessava, poi è andato al Marsiglia. Penso che i migliori affari siano quelli che non si fanno”.
Sulle liste da rispettare
“Parleremo con l’allenatore, valuteremo quando sarà il momento. Il mister ci ha chiesto un calciatore, ci stiamo lavorando. Vediamo se le prossime ore la situazione va in porto, poi dovremo prenderci delle responsabilità e comunicheremo chi andrà fuori dalla lista”.
Su Cataldi
“Va gestito come tutti quelli che fanno parte del gruppo. Il nome non deve portare a fare altre considerazioni. La Lazio ha iniziato un nuovo percorso, c’è un nuovo metodo, il campo dirà se giusto o sbagliato. Affrontiamo un percorso, nel giro di 2 anni sono andati via giocatori importanti, significa che si è aperta una nuova era. Molti calciatori sono andati via, volevano cambiare maglia e li abbiamo accontentati”.
Sul progetto della Lazio
“Chiedo un po’ di pazienza a tutti, di dare tempo ai ragazzi presi. A volte anche lasciandoli sbagliare, ma standogli vicino e supportarli per il tempo necessario. Per capire se siano di prospettiva o meno. Abbiamo preso degli ottimi elementi, abbiamo abbassato l’età media, quando ci sono cambiamenti ci sono scossoni. Vivremo di alti e bassi, non dobbiamo esaltarci nei momenti positivi e non dobbiamo deprimerci nei momenti negativi. Il tempo gioca a favore dei ragazzi e di questo metodo. Avevamo l’ottava squadra in Europa per età media più alta, l’abbiamo abbassata prendendo calciatori che hanno avuto esperienze in altri club, anche importanti fuori dall’Italia. Devono abituarsi al nostro calcio”.
Su Hysaj
“Hysaj è un calciatore della Lazio, nessuna novità sotto l’ombrellone. Se mi chiedete se va via lui se arriva qualcuno non lo so, dobbiamo deciderlo insieme al tecnico”.
Su cosa aspettarsi da questo fine mercato
“La volontà del calciatore è di non cedere nessuno. Poi tutti sono utili e nessuno indispensabile, quello che conta è ciò che vogliamo noi. Costruire il percorso con i giocatori presi per farli crescere, poi se c’è uno che vuole andare via e fa le bizze la prendiamo in considerazione come cosa. Non vogliamo ridimensionare, ma rilanciare. Ovvio, ci vuole pazienza e tempo. Dobbiamo concedere ai nuovi qualche errore, sono convinto che faranno molto bene. Un nuovo ciclo non si basa su un mese, minimo 3 anni. Stiamo lavorando per qualcosa di importante affidandoci a molti giovani. Spero che il Signore sia dalla nostra parte, non è mai detto che uno ripeta quanto fatto l’anno prima. Il calcio non è una scienza esatta, c’è l’imponderabile. Non parlo di obiettivi, dobbiamo ragionare da squadra operaia. Con la strafottenza, i se e i ma non si va da nessuna parte. Serve determinazione, tutti vogliono far parlare di sé, i nostri traguardi li scopriremo strada facendo”.
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