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Emerson Royal si presenta: “Il Milan è l’opzione migliore per me”

MILAN PRESENTAZIONE EMERSON ROYAL – Direttamente dalla sala stampa di Milanello è andata in scena la presentazione di Emerson Royal. Alla conferenza ha presenziato anche Zlatan Ibrahimovic, che ha rilasciato importanti dichiarazioni sul calciomercato del Milan.

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Emerson Royal: “Il Milan ha creduto in me, sono un leader”

Emerson Royal si presenta con queste parole da nuovo calciatore del Milan: “Ho parlato molto con il club e i rappresentanti. È sempre stato chiaro che il Milan era l’opzione migliore per me: lo tengo nel sangue. Posso essere attaccante e difensore, ho voglia. Il Milan ha sempre creduto in me. Nonostante io sia molto giovane sono stato un leader in tutte le squadre in cui sono stato: è nel mio carattere. Parlo molto con i miei compagni anche durante l’allenamento. Vorrei ringraziare Zlatan e il Milan per questa opportunità e per lo sforzo per portarmi qua. Voglio fare il meglio”.

Sulla storia del Milan

“Ancora non ho parlato personalmente con il mister. Il Milan ha avuto Thiago Silva, Cafu… Credo che tutti i brasiliani che sono passati da qui abbiano scritto una bella storia per il club. Il Milan prende un Emerson che è in una forma molto preparata: il tempo che ho passato nelle mie ex squadre mi ha fatto apprendere qualcosa. Vengo con molta motivazione. Avete un guerriero su cui contare”.

Su Ibrahimovic

“Zlatan fa la differenza a livello mondiale, tutti lo sanno. Lo seguivo in tv e ha avuto una carriera incredibile: ha sempre dimostrato questa voglia di vincere. E’ stata una grande soddisfazione sapere che c’era uno come Ibra che mi stava tenendo d’occhio. Voglio ricompensare questo sforzo e voglio farlo sul campo”

Sul suo ruolo con Fonseca

“Penso che l’allenatore conosce le mie caratteristiche: ho dimostrato di attaccare e difendere con molta intensità e come piace a lui. Vengo qua per giocare a calcio. Sì ho parlato del Milan con altri brasiliani e il Milan è un argomento di cui si parla”.

Sull’arrivo al Milan

“I primi giorni sono stati intensi: ho fatto tanti esami. Il Milan è un club che si preoccupa molto di questa parte dei giocatori. Entrare nel museo è stato storico, mi sono emozionato: non lo faccio facilmente. Vedere tutti i trofei che il Milan ha conquistato… È veramente un sogno. Realmente tutti i brasiliani vogliono venire qui: per me è un onore incredibile. Un momento davvero grande e importante: non vedo l’ora di mettere la maglia”.

Sulla duttilità tattica

“Io sono sempre riuscito ad aiutare le squadre, in tutte le maniere. Nell’ultima stagione ho giocato al di fuori della mia posizione: ho fatto sia terzino che centrale. Sono qui per aiutare, se l’allenatore vorrà sono disposto a fare tutto. Nella mia posizione faccio le cose migliori”

Sulla maglia 22 di Kaka

“Sì, la maglia 22 ha una storia con il Milan ed è stata di Kakà: in Nazionale avevo questo numero. Nelle mie stagioni migliori ho avuto questo numero. La gente sa che anche il passato del numero 22 del Milan è molto luminoso: non ho parlato con lui ancora ma avere questa eredità è una delle cose più belle della mia vita”.

Su cosa gli ha detto Kulusevski

“Mi ha parlato benissimo di Ibra. Giochiamo a destra entrambi e pensiamo il calcio allo stesso modo. Gli piace molto l’Italia e ha detto che starò bene con la mia famiglia”.

Su come ha vissuto l’estate

“Gli ultimi mesi sono stati intensi. Ho viaggiato con il Tottenham e ogni giorno chiamavo il mio agente e avevo tanta voglia di venire qui. E’ stato abbastanza complesso, un mix di sentimenti: apprensione e desiderio. Sono molto felice di essere qui, in alcuni momenti ho avuto paura: il tempo passava e non c’era una soluzione finale”

Sull’adattamento al calcio italiano

“Il campionato italiano è un po’ diverso da quelli in cui ho giocato. Penso che la Serie A sia più statica ma anche tatticamente sono sempre stato molto buono e non avrò problemi. Ma ho voglia di imparare e fare le cose bene: tutto quello che mi diranno io lo apprenderò, seguirò tutte le istruzioni necessarie”.

Sui compagni di squadra

“Ho guardato le partite del Milan. Penso che il Milan nel complesso ha un team incredibile con ottimi giocatori, ha un grande calcio. Per me sarà un piacere condividere con tutti questi giocatori il campo. Non ci saranno problemi con giocatori di altri ruoli. Ho parlato con Leao, Morata: mi aiuteranno. Voglio fare amicizia con tutti i giocatori”.

Sul sentirsi più difensore o attaccante

“Io ho le due caratteristiche, ho fatto entrambe le cose: ho difeso e attaccato, ho sempre avuto successo e fatto bene. Dipende dalla forma della squadra e al sistema. Io se devo attaccare 90 minuti, lo farò per 90 minuti. Come ha detto Ibra bisogna trovare l’equilibrio”.

Le parole di Ibrahimovic

Ha parlato anche Zlatan Ibrahimovic alla conferenza di presentazione di Emerson Royal, affermando: “Prima di iniziare voglio dare benvenuto al Black Panther Emerson Royal: lo seguiamo da tanto ma lo abbiamo portato al momento giusto. Giocatore fisico, offensivo e difensivo: gioca con tanta intensità e tanta grinta. Con Emerson diventiamo ancora più forti. Lui era uno degli obiettivi che abbiamo prefissato da inizio mercato e finalmente oggi è qua. Questo è il giorno cinque dei sette che ha creato Dio. Siamo contenti e carichi”.

Sul pensiero di Cardinale

“Gerry è in città, abbiamo fatto riunioni ieri e oggi: parliamo di varie cose. Niente di nuovo. Gerry vuole che si spenda di più ma io dico di no, spendiamo quello che serve per rinforzare”.

Su Kalulu

“Bisogna parlare con lui e trovare il meglio per lui. Oggi non posso rispondere. Bisogna capire cosa è meglio per lui e per il club. Mi spiace che Florenzi si sia fatto male ma con Emerson abbiamo un extra rinforzo per la squadra. Emerson ha avuto una grande voglia di venire”.

Sul mercato

“Non significa che arriveranno altri due giocatori. Per costruire un mondo non è solo chi entra. Poi vediamo. Non abbiamo fretta, è tutto sotto controllo: abbiamo i nostri obiettivi, la strategia che stiamo seguendo per rinforzare la squadra. Sempre con profili che cerchiamo. Quello che vogliamo costruire è una squadra compatta. Offensivamente siamo compatti e forti, non vedo qualche movimento. Parte difensiva con Emerson, Pavlovic… Poi vediamo, forse c’è spazio per qualcosa di extra. Stiamo lavorando”.

Sull’acquisto di un centrocampista

“Può essere: vogliamo costruire una squadra più compatta possibile”.

Su Duplantis con la maglia del Milan

“Tanto lavoro, impegnato ma è un lavoro divertente. Giorno dopo giorno imparo tante cose: quando lavori con gente forte, diventi forte. Ci sono tante cose da fare ma mi piace la responsabilità. Complimenti a Duplantis per il record: io non c’entro niente con la maglia, è un tifoso del Milan. E’ un grande rappresentante della Svezia: quando ho smesso io qualcuno doveva portare avanti il lavoro, perché il calcio è morto in Svezia dopo di me…”

Su Emerson Royal

“La scelta di Emerson era semplice. Era il profilo giusto. Un equilibrio tra attacco e difesa. Se guardi a Fonseca e all’identità, un profilo come Emerson è perfetto. Se devo scegliere: nel mio mondo mi piace di più offensivo. Ma l’importante è che può fare tutte e due le fasi. Noi giochiamo per attaccare, non siamo in campo per difendere i risultati”.

Su Berlusconi

“Quando parliamo di Silvio Berlusconi è una persona a cui tengo tanto. Prima volta che sono venuto al Milan mi ha dato la felicità: ho avuto tanta stima della persona. Mi spiace che non c’è più ma rimane sempre nella nostra memoria. Stasera giochiamo il Trofeo Berlusconi, un tributo per lui. Provo sempre a portare e trasmettere quello che mi ha insegnato lui: per me era un grande e siamo qui grazie a lui, era il Milan. Tutti hanno rispetto e gratitudine verso di lui”.

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