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Milan, Fonseca: “Mercato chiuso, vogliamo lottare per lo Scudetto”

MILAN TORINO FONSECA CONFERENZA – Dopo Paolo Vanoli, anche il tecnico del Milan Paulo Fonseca ha presentato in conferenza stampa il suo esordio in Serie A sulla panchina rossonera, a San Siro contro il Torino.

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Milan – Torino, le parole di Paulo Fonseca in conferenza stampa

Queste le dichiarazioni fatte da Paulo Fonseca in conferenza stampa sulle sensazioni alla vigilia dell’esordio in Serie A contro il Torino: “Molto molto positive, sin dal primo giorno. Oggi anche più positive. I giocatori sono arrivati in tempi diversi, ma quello che posso dire è che siamo pronti, la squadra è pronta per iniziare il campionato con fiducia totale, sentimenti positivi e grande ambizione. Vogliamo già giocare domani con la nostra identità, mostrandola subito ai tifosi. Era difficile immaginare di avere queste sensazioni con sole cinque settimane di lavoro, non mi aspettavo che i giocatori prendessero subito le nostre idee. Sono molto molto soddisfatto e molto molto fiducioso per domani”.

Sulle differenze rispetto al passato

“C’è stato un grande cambiamento, è diversa la nostra forma di pensare e di giocare le partite. Non voglio dire che la partenza sarà dal primo posto, ma siamo vicini al primo posto per partire in questa gara”.

Su Fofana

“Aspetterò gli esami medici, poi parlerò. Dico solo che sono soddisfatto dell’arrivo dei giocatori. Loftus-Cheek può anche giocare da mediano, oltre che da trequartista”.

Sull’obiettivo Scudetto

“È presto per dire se sia il gruppo più forte che abbia mai allenato, ma è molto forte. Non cambio ciò che ho detto alla prima conferenza: noi siamo qui per vincere. Ogni giorno che passa ho più fiducia in questo. Non ho altra forma di vedere le cose: siamo qui per lottare per lo Scudetto”.

Sui cambiamenti del Milan

“In Italia ci sono tanti analisti tattici. Già oggi, chi ne capisce, può vedere che è un Milan diverso. È chiaro, si vede chiaramente. C’è un modo diverso di attaccare e difendere”.

Sull’Inter come squadra da battere

“È chiaro a tutti: hanno vinto chiaramente lo Scudetto l’anno scorso. Poi ci sono tante squadre che hanno il nostro stesso obiettivo. Anche il Napoli e l’Atalanta, la Juventus può lottare. Noi crediamo e vogliamo che possiamo stare nella lotta con l’Inter. Loro sono forti, hanno confermato gli stessi giocatori e lo stesso allenatore, è una squadra fortissima. Poi noi crediamo molto nelle nostre ambizioni”.

Sul mercato

“Con l’arrivo di Fofana il mercato è chiuso in quanto ad arrivi. Dobbiamo far uscire giocatori, perché ora siamo tanti e non è facile lavorare con tanti giocatori”.

Sulla partita contro il Torino

“Prima partita è sempre difficile. Il Torino ha cambiato allenatore, lo conosco bene. Hanno una organizzazione precisa, soprattutto difensiva. Poi hanno qualità con la palla. Mi aspetto una partita difficile, ma che vogliamo vincere e che abbiamo preparato bene. Siamo molto motivati. Sappiamo che sarà una partita diversa rispetto alle ultime amichevoli. Barcellona, City e Real non giocano come il Torino, il Torino non lascia gli spazi aperti come loro; quindi ci aspettiamo una squadra più difensiva, pronta al contropiede. Mi aspetto una partita più ferma nella metà campo”.

Su cosa manca al Milan

“Adesso non manca niente, perché non abbiamo ancora cominciato. Quando c’è un cambiamento, c’è bisogno di tempo per metterlo in pratica. Non siamo una squadra perfetta, anzi siamo lontani dall’esserlo. Ma non voglio parlare di ciò che ci manca, non voglio dare punti agli avversari parlandone. Posso dire che ci stiamo lavorando”.

Sul tridente Leao-Pulisic-Chukwueze dietro Morata

“L’ho pensato, l’ho provato, ma non so se giocheranno domani. Chukwueze sta bene, Pulisic sta facendo un altro ruolo in cui mi piace molto, con la possibilità di fare anche l’esterno. Anche Jovic ha fatto una buona pre-stagione, Loftus-Cheek può giocare da trequartista. Abbiamo tante soluzioni”.

Su qualcosa che lo ha stupito

“Sì, sono sorpreso dalla forma con cui i giocatori hanno lavorato per assorbire le richieste. In questo momento la squadra è meglio di ciò che mi aspettavo”.

Sulle possibili cessioni di Kalulu e Adli

“Non voglio parlare di nomi, ma ho già parlato con i giocatori che hanno più possibilità di giocare con regolarità qui. Abbiamo qualche giocatore che, per me, ha più possibilità di giocare con noi. Agli altri ho spiegato che la possibilità di giocare si è ridotta”.

Su Pavlovic e Reijnders

“Pavlovic e Reijnders non sono nella migliore condizione per iniziare domani la partita, sono arrivati tardi. Sarà difficile cominciare con i due domani dall’inizio. Difficile che ce la facciano dall’inizio”.

Sui 70.000 di San Siro

“Già col Monza c’è stato molto calore, domani sarà pieno. È emozionante. Non guardo solo ai risultati, certo c’è ambizione per vincere, ma noi dobbiamo giocare in un modo che lasci i tifosi orgogliosi”.

Sull’arrivo al Milan nel momento giusto

“Sì. Io non credo nel fato, il fato è un po’ triste, malinconico. Io credo nell’energia, credo che arrivo al Milan nel momento giusto della mia carriera. L’esperienza a Roma mi ha aiutato tanto e, se avessi potuto scegliere il momento per allenare un club come il Milan, dico che è ora”.

Su quando si vedrà il Milan di Fonseca

“C’è un momento per tutto e noi allenatori dobbiamo capirli. Noi non abbiamo bisogno di dire cose ai giocatori, ma quello che è difficile per un allenatore è pensare la stessa cosa nello stesso tempo dei giocatori. Oggi le squadre che vincono sono le squadre con giocatori di grande qualità, ma che sono più squadra di altre. Questo è quello che mi piacerebbe vedere sempre in campo col Milan. E credo che succederà”.

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